Dove sei?

Un disegno dal mio Giurassico.

Ero ragazzina, ai primissimi approcci al mondo dell'editoria.
Nell'81 non c'era ancora l'uso dell'email per i comuni mortali.
Per contattare gli editori si andava a consultare gli elenchi telefonici pubblici e con carta e penna si trascrivevano con pazienza certosina indirizzi e numeri telefonici. Con questo bottino ci si attaccava per ore al telefono (fisso, di quelli con la ghiera che ruotava) a chiamare tutti i numeri per capire a chi spedire le proprie proposte editoriali.
Spuntavano le prime fotocopiatrici a colori ma non rendevano giustizia al lavoro fatto. Optavo quindi per fotografare le illustrazioni inviando le stampe come portfolio. 

Un grosso editore mi chiese di fare due prove: "L'avaro" di Molière e un disegno naturalistico. Non volevano né fotografie né fotocopie, solo tavole originali che garantivano di rispedirmi subito dopo averle visionate. Mi feci una copia in diapositiva dei due disegni e inviai. Non se ne fece nulla e mi rimandarono la busta con lettera e ringraziamenti, dentro però mancava il disegno naturalistico. Telefonai e scrissi con insistenza e mi risposero che erano stati rispediti entrambi e non ne sapevano nulla.

"Cincia e ranocchie" erano rimaste a Milano, perse tra le carte o forse appese nel salotto di un qualcuno/a, chissà?!

Questa è la scansione della stampa dalla dia che feci all'epoca.
Pubblico "Cincia e ranocchie" perché vedano un po' il mondo al di fuori del dimenticatoio.